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Le origini della festa
La Festa di San Giovanni affonda le sue radici in antichi riti pagani legati al solstizio d’estate, quando il sole raggiunge il suo punto più alto nel cielo. Con l’avvento del cristianesimo, queste celebrazioni furono associate a San Giovanni Battista, il santo che battezzò Gesù nel fiume Giordano. In Sardegna, come in molte altre culture, la notte di San Giovanni è considerata magica, carica di energia e di buoni auspici.
I riti della notte di San Giovanni
La notte di San Giovanni in Sardegna è un momento di grande fascino e mistero; una delle tradizioni più affascinanti è quella del “fuoco di San Giovanni”. In molti paesi sardi, si accendono grandi falò che illuminano i cieli bui della Sardegna e rappresentano la purificazione e il rinnovamento. Intorno ad essi si radunano famiglie, amici e intere comunità per celebrare il trionfo della luce sulle tenebre e del bene sul male. Le persone saltano sopra le fiamme in segno di buon augurio e per scacciare la negatività. Questo rito, chiamato “sa fogaroni”, è accompagnato da canti e balli tradizionali, creando un’atmosfera di festa e comunità.
La festa è anche un’occasione per riunirsi a tavola e gustare piatti tipici della tradizione sarda. Agnello arrosto, “porceddu” (maialetto), formaggi e dolci sardi come le “seadas” allietano i palati dei partecipanti. Il tutto accompagnato da vino rosso locale e musica dal vivo, creando un’atmosfera di grande convivialità.
La raccolta delle erbe
Un altro rito tipico della festa è la raccolta delle erbe di San Giovanni, che si dice abbiano poteri curativi e protettivi. La tradizione vuole che queste erbe vengano raccolte la notte del 23 giugno, quando si crede che siano cariche di energia positiva. Tra le erbe più ricercate ci sono l’iperico, il rosmarino, la lavanda e la menta, utilizzate per preparare infusi e talismani.
Le acque di San Giovanni
L’acqua, considerata fonte di vita e purificazione, gioca un ruolo centrale nelle celebrazioni di San Giovanni. Ci si immerge in sorgenti, fiumi o mare per lavarsi via le impurità e rinnovarsi spiritualmente. È tradizione immergere fiori ed erbe nell’acqua la notte del 23 giugno e lasciarli all’aperto sotto la rugiada. Questa “acqua di San Giovanni” viene utilizzata il giorno successivo per lavare il viso e le mani, credendo che porti bellezza e protezione.
La festa di San Giovanni Battista ad Assemini, in Sardegna
Ogni paese della Sardegna celebra San Giovanni con usanze e tradizioni uniche. La Festa di San Giovanni Battista ad Assemini è un esempio luminoso di come le tradizioni possano resistere all’impeto della modernità. Celebrata il 24 e 25 giugno, questa festività è caratterizzata da eventi religiosi e popolari che coinvolgono l’intera comunità.
Il 24 giugno, la piazza antistante la chiesa dedicata al Santo si anima con la rievocazione storica “Goppaisi de Santu Anni”. La sera del 25 giugno, si tiene la suggestiva processione del Simulacro di San Giovanni, seguita da un grandioso spettacolo pirotecnico. Questa festa include anche una “Sagra della Pecora”, con distribuzione di carne di pecora, e spettacoli di cabaret e balli tradizionali.
La Chiesa di San Giovanni Battista ad Assemini, una gemma romanica di grande valore storico, è il cuore delle celebrazioni. Il Simulacro del Santo esce da qui per la Processione, seguita con devozione sincera. San Giovanni è infatti il Santo a cui i contadini si rivolgono per i lavori della campagna, ora in pieno svolgimento.
Giorni
24 Giugno 24
25 Giugno 24
Orario di inizio
Informazioni/Da sapere
Adatto a Tutti
Accessibile in sedia a rotelle
Località/Il posto
Indirizzo
Assemini, CA, Italia
Come arrivare